Ha debuttato anche nel nostro BLender, una piattaforma internazionale specializzata nei prestiti peer-to-peer, che dalla sua sede di Tel Aviv progetta una nuova espansione globale, in tutti i principali Continenti. Ma con quali caratteristiche?
Ricalcando il modello dei peer-to-peer-lending, BLender crea un network tra la domanda e l’offerta di prestiti, andando poi a effettuare un attento controllo sulle richieste, sulla base di fonti di informazioni incrociate e sul numero di documenti e di verifiche bancarie che la propria procedura ha previsto.
Così raccolti, gli elementi permettono a BLender di avere un quadro più preciso e puntuale sul livello di solvibilità di ciascun potenziale debitore: una volta effettuata l’attività di verifica della capacità di rimborso degli utenti, metterà gli stessi in contatto in forma anonima con il richiedente.
Tecnicamente, la piattaforma BLender si basa sul motore DirectMatch, un innovativo sistema di algoritmi matematici che stima di ottenere la massima e più efficace corrispondenza tra la possibilità di restituzione dei finanziamenti da parte dei richiedenti e le aspettative di coloro che invece concedono il prestito.
Il software suddivide poi la somma disponibile di ogni prestatore tra un ampio numero di prestiti, andando così a frazionare il rischio in maniera tale che ogni richiedente riceva i soldi da un elevato numero di prestatori. Procedendo in questo modo il sistema andrà a ottimizzare la diversificazione delle somme prestate e ridurre così il rischio che risulta essere collegato al rimborso del finanziamento.
Infine, si noti come BLender ha costituito un Fondo di Garanzia a favore dei prestatori, da utilizzarsi nell’ipotesi in cui uno dei richiedenti abbia difficoltà a restituire il finanziamento ricevuto. Il fondo di garanzia suddetto sarà alimentato con versamenti ponderati sulla base di una specifica percentuale dell’ammontare complessivo di ciascun prestito, per garantire la massima sicurezza ai prestatori.